PD, SEL E RIFONDAZIONE COMUNISTA VOGLIONO IMPEDIRE FISICAMENTE LO SVOLGIMENTO DELLA 9 ORE NAZIONALE DI PREGHIERA DEL COMITATO NO194 A BOLOGNA SABATO 13-6-15 !
Del tutto assenti in occasione delle manifestazioni omeopatiche e politicamente corrette del pro-life ufficiale (quello del contro l’aborto senza se e senza ma, ma non si sa perseguendo quale fine concreto e in che modo), sostenute da ambienti gattopardeschi cattocomunisti di provenienza parlamentare e non solo, partiti di sinistra, centri sociali ed organizzazioni femministe ricompaiono in occasione dei nostri eventi nazionali, con un doppio salto di qualità rispetto al passato.
Non solo contestazioni e contromanifestazioni veementi, come ad esempio avvenuto a Milano al nostro corteo del 11-4-15:
http://www.mi-lorenteggio.com/news/36020
Ora vi è il dichiarato obiettivo di impedirci fisicamente di esprimere il nostro dissenso nei confronti della 194, che vogliamo abrogare mediante referendum (iniziativa a cui ci si iscrive attraverso il sito www.no194.org ) e tale proposito autoritario ed antidemocratico viene rivolto addirittura contro un sit-in di preghiera.
Il tutto in oggettiva violazione degli artt. 17 (diritto di riunione), 19 (diritto alla libera professione anche pubblica della propria fede) e 21 (diritto alla manifestazione del pensiero) della Costituzione.
Un obiettivo espresso, quindi, anche da forze politiche, pure rappresentate in parlamento e che ricoprono fondamentali cariche istituzionali.
Anzitutto, il Partito “Democratico”, a questo punto il virgolettato si impone, formazione politica del Presidente del Consiglio e di potere, nazionale e locale, per antonomasia, ha chiesto ufficialmente al Prefetto di Bologna di vietare la nostra 9 ore nazionale che si svolgerà a Bologna all’esterno dell’ospedale Maggiore in largo Nigrisoli 2 sabato 13-6-15, dalle ore 9 alle 18. :
http://bologna.repubblica.it/cronaca/2015/06/01/news/il_pd_contro_gli_antiabortisti-115817559/
Ecco il testo della richiesta, la nota è firmata dalla coordinatrice delle donne democratiche Federica Mazzoni e dal segretario bolognese Francesco Critelli:
Egregi Signori, apprendiamo da organi di informazione che il comitato referendario “NO194” per l’abrogazione della Legge 194/78 ha intenzione di recarsi a Bologna nella giornata di sabato 13 giugno p.v. organizzando una manifestazione nazionale che prevede nove ore di preghiera davanti all’entrata dell’Ospedale Maggiore, in Largo Nigrisoli 2. La scelta della modalità di manifestazione di tale comitato (preghiere con esibizione di foto, cartelli e oggetti raffiguranti crocifissi con feti morti, immagini di sale operatorie con resti di interventi chirurgici), insieme alla scelta di farsi scortare e supportare da gruppi fascisti e antidemocratici (così come è successo lo scorso 15 aprile a Milano con la presenza di Forza Nuova) e la decisione di sostare davanti all’ ospedale pubblico che ospita “la Maternità”, luogo laico di cura che offende la cittadinanza, creando disagi, si configura a nostro avviso come fortemente provocatoria. Ravvediamo in questa manifestazione espressioni di intolleranza che, in quanto Partito Democratico condanniamo con fermezza nel merito e nel metodo. Ci preoccupano le modalità aggressive che potrebbero portare spiacevoli conseguenze in termini di ordine pubblico e disagi alla cittadinanza. Per questi motivi siamo a chiederVi di valutare la possibilità di non autorizzare tale manifestazione davanti all’Ospedale Maggiore. Auspicando un vostro cortese riscontro, porgiamo distinti saluti.
Non solo, addirittura SEL (partito di appartenenza della Presidente della Camera Boldrini) e Rifondazione comunista, con comunicati ufficiali pubblicati sui rispettivi siti, hanno dichiarato di voler fisicamente, e sottolineo fisicamente, impedire l’evento, uniformandosi a centri sociali e gruppi femministi.
Lo si può leggere in questi link :
http://www.prcbologna.it/2015/05/30/no13giugno/
https://www.facebook.com/events/674588989352352/
Chi non ha paura di questi metodi e condivide i nostri fini si unisca a noi, anche per rivendicare il diritto di pregare e di esistere come antiabortisti, come cattolici e come liberi cittadini.
Sono in gioco diritti fondamentali, attaccati da formazioni legate alle più alte sfere del potere.
Avv. Pietro Guerini – Presidente nazionale comitato NO194 e omonima associazione