IL CORTEO NAZIONALE DEL COMITATO NO194 PER L’ABROGAZIONE REFERENDARIA DELLA LEGGE 194 ( MILANO E CASERTA , 10-10-2015 )
Ricordo che sabato 10-10-2015 si svolgerà a Milano , dalle ore 15 alle ore 18 , il nostro terzo corteo nazionale , che percorrerà il pieno centro della città meneghina , con partenza da piazzale Cadorna ( stazione di metropolitana , linee 1 e 2 ) ed arrivo in piazza Medaglie d‘Oro , seguendo il consueto percorso foro Buonaparte , largo Cairoli, via Cusani , via Broletto , piazza Cordusio, via Orefici , via Mazzini ( a lambire Piazza Duomo ) , piazza Missori , corso di Porta Romana ( stazione di metropolitana , linea 3 ) .
Alle ore 16,30 si terrà la nostra analoga manifestazione a Caserta , con partenza da piazza Vanvitelli , nei pressi dell’arcivescovado .
Il titolo del doppio corteo è ”NO194 per l’abrogazione referendaria della legge 194 “.
Una manifestazione dinamica che si affianca alla 9 ore nazionale di preghiera, che tante polemiche ha suscitato nel giugno scorso per i tentativi di divieto esperiti invano anche a livello istituzionale da ambienti di sinistra moderata e radicale, la cui prossima edizione si svolgerà come sempre a Bologna il 12-12-2015, e agli altri sit-in mensili che caratterizzano la nostra attività , dalle 9 ore di preghiera su base regionale all’esterno degli ospedali il primo sabato dei mesi dispari , alle adorazioni eucaristiche il primo sabato dei mesi pari (si vedano le sedi sul nostro sito www.no194.org).
Eventi che , come il nostro comitato , hanno una matrice ben precisa , in vista di un fine non certo agevole ma concreto e rispetto al quale essi debbono considerarsi strumentali : l’abrogazione della 194 per via referendaria .
Nella consapevolezza di ciò, qualsiasi considerazione che durante il corteo possa essere espressa da un nostro partecipante su altra materia deve sin d’ora ritenersi formulata a titolo del tutto personale ed estranea al comitato ed al contenuto dell’evento.
Al fine, in particolare, di evitare l’insalata russa di argomenti che i media cercano di ricollegare alle nostre iniziative (onde bollarci come talebani cattolici , omofobi, razzisti o collocarci politicamente) , s’invitano i partecipanti ad astenersi da dichiarazioni che esulino dal nostro obiettivo (abrogare la 194 mediante referendum) .
Per ragioni analoghe, si chiede ai presenti di invitare i rappresentanti dei media per ogni considerazione tecnica a rivolgersi al sottoscritto.
Il comitato prende sin d’ora le distanze da immagini o da simboli religiosi che raffigurino feti in forme sconvolgenti , comparsi in manifestazioni pro life di regola e per lo più per scopi esibizionistici personali , in quanto contrastanti con gli interessi della nostra organizzazione perché utilizzabili dai media per conferire alla stessa un’immagine improntata al fanatismo , vanificando il nostro tentativo di indurre le menti e le coscienze a riflettere razionalmente e moralmente sul dramma dell’aborto e sull’inammissibilità di una legalizzazione dell’interruzione volontaria di gravidanza.
La nostra manifestazione si differenzia radicalmente da altre analoghe , con le quali si invoca propagandisticamente l’abrogazione della 194 , ma per vie inattuabili , quale quella parlamentare , che si vorrebbe inverosimilmente attivare attraverso cortei che , nonostante l’ultratrentennale totale assenza di deputati e senatori abrogazionisti , dovrebbero convertire la maggioranza dei componenti delle due camere.
Componenti che dimostrano sistematicamente, viceversa, di seguire in modo inequivocabile sulle tematiche eticamente sensibili l’orientamento laicista dei loro colleghi che operano presso le istituzioni comunitarie, radicalizzandolo poi ideologicamente attingendo da germi culturali e politici particolarmente presenti nel nostro paese, nel quale ha operato storicamente il partito comunista più forte del mondo occidentale, che contribuì in modo massiccio a finanziare a suo tempo la campagna abortista orchestrata dal partito radicale, potendo avvalersi dei copiosi introiti di provenienza sovietica che per decenni hanno alimentato le casse di quel partito, come riscontrato sia dalla magistratura italiana che da quella russa.
Chiunque sia in possesso di una conoscenza più che rudimentale della politica nazionale è perfettamente in grado di comprendere che se la 194 verrà riformata dal potere legislativo sarà solo per comprimere l’obiezione di coscienza.
Delle due l’una: o si è a favore del diritto di scelta della donna o si è a favore del diritto di nascita delle concepite e dei concepiti e, quindi, abrogazionisti (utilizzando l’unico mezzo messo a disposizione dei cittadini con tali effetti, che è quello referendario) rispetto ad una legge come la 194 che ha consacrato il primo dei due diritti.
Ho effettuato una scelta precisa nella seconda direzione nel momento in cui ho costituito questo comitato, oggi radicato sul territorio e che conta decine di migliaia di iscritti, una scelta condivisa all’atto dell’iscrizione ad esso da tutti i nostri aderenti, in linea, tra l’altro, con il contenuto dell’enciclica “Evangelium Vitae” firmata e redatta da Papa Giovanni Paolo II, nominato Santo lo scorso anno e, quindi, tutt’altro che scomunicato dalla Chiesa.
Contenuto di fatto non solo rigettato ma contrastato dal cattocomunismo che monopolizza il pensiero cattolico (o presunto tale) presso la cultura ed i media dominanti, gli ambienti parlamentari e certi settori deviati del clero, un fenomeno ibrido e contraddittorio a cui ci opponiamo a nostra volta in modo esplicito e radicale.
Iscrivetevi al nostro comitato tramite il sito www.no194.org e partecipate al duplice corteo di Milano e Caserta di sabato 10-10-15 .
Si allega di seguito il link del discorso pronunciato in occasione del precedente corteo: https://www.youtube.com/watch?v=uRl9LozTCO0 .
Avv. Pietro Guerini – Presidente nazionale comitato no194 e omonima associazione