Category “Attività”

LA 9 ORE REGIONALE BIMESTRALE DI PREGHIERA PER LA VITA DI NO194 DI SABATO 3 GENNAIO 2015 PER L’ABROGAZIONE REFERENDARIA DELLA L. 194 , IN ATTESA DEL CORTEO NAZIONALE DI MILANO E CASERTA DEL 11 APRILE 2015 E DELLA 9 ORE NAZIONALE DI BOLOGNA DEL 13 GIUGNO 2015

Sabato 3-1-2015 , come ogni primo sabato di mese dispari , si svolgerà dalle ore 9 alle 18 la nostra 9 ore di preghiera , estesa su base regionale parallelamente alla capillare diffusione del nostro comitato .

In particolare , la 9 ore si terrà nei seguenti luoghi e all’esterno delle strutture sanitarie sottostanti :

Aosta ( Beauregard , via Vaccari 5 )

Torino ( S. Anna , via Ventimiglia 3 )

Genova ( S. Martino , viale Benedetto XV , via De Toni )     

Milano ( Niguarda , piazza Ospedale Maggiore 3 )

Vicenza ( S. Bortolo , via Rodolfi 37 )

Trieste ( Burlo Garofolo , via Istria 65 , il 10-1 )

Ravenna ( S. Maria delle Croci , viale Randi 5 )              

Firenze ( A. O. Careggi , largo Brambilla 3 )

Perugia ( S. Maria della Misericordia detto “ Silvestrini “ , loc. S. Andrea delle Fratte )

Ancona ( Salesi , via Corridoni 11 )

Roma ( S. Giovanni-Addolorata, via Amba Aradam , angolo via dei Laterani , ore 9-12 )

Teramo ( Mazzini , piazza Italia 1 )                                     

Caserta ( S. Anna , via Roma 124 )

Foggia ( Riuniti , via Luigi Pinto 1 )

Cosenza ( Annunziata , via Migliori 5 )

Catania ( Garibaldi-Nesima , via Palermo 636 )                                  

Cagliari ( Brotzu , piazzale Ricchi 1 )

Il tutto in vista del nostro terzo corteo nazionale , che sabato 11-4-2015 si terrà a Milano ed a Caserta .

Non solo , ma la 9 ore avrà , a partire da sabato 13-6-2015 , a Bologna , una sua versione nazionale .

Eventi , questi , che dimostrano la continua crescita del nostro comitato e con i quali intendiamo , ad un tempo , commemorare 6 milioni di vittime dell’aborto volontario legalizzato e promuovere la nostra iniziativa referendaria , diretta all’abrogazione della legge 194 che ha attuato tale legalizzazione .

Un’iniziativa che ha ottenuto a suo tempo il parere favorevole della CEI , riportato sul nostro sito , e che ha necessariamente presupposto la creazione di un organismo apposito , in assenza dell’apporto ( presente in tutte le consultazioni analoghe svoltesi nel nostro paese ) dei partiti politici , delle loro strutture , dei loro media e della loro imponente disponibilità economica .

Rivolgendovi auguri di buon anno , invito tutti ad aderire al comitato NO194 tramite il nostro sito www.no194.org .

Pietro Guerini–Presidente nazionale comitato NO194 e associazione NO194

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Conferenza: “ABORTO: ETERNA TRAGEDIA E NUOVO REFERENDUM”

Locandina Conferenza 9.11.2014

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DAL CORTEO NAZIONALE DEL COMITATO NO194 UN APPELLO ALLA CHIESA CATTOLICA PER UN AIUTO LOGISTICO E CONCRETO AD ABROGARE LA LEGGE 194 PER VIA REFERENDARIA

Sabato 25 ottobre 2014 si è svolto a Milano e Caserta il corteo nazionale del comitato NO194 , finalizzato a promuovere l’iniziativa che rappresenta l’unico fine per cui il comitato è costituito : un referendum abrogativo della l. 194 , che ha legalizzato nel 1978 l’aborto volontario nel nostro paese .

La doppia manifestazione è molto ben riuscita , con un’attenzione notevole da parte dei media ( articoli su Il Corriere , Repubblica , Il Fatto Quotidiano , Il Giornale , Avvenire , etc ) , che hanno posto l’attenzione sulle contestazioni e su altri fatti incidentali , ma anche sul nostro obiettivo .

Oggettivo l’incremento dei partecipanti rispetto al corteo meneghino dell’aprile scorso , ma non è certo questo l’aspetto che più m’interessava .

I media hanno risposto positivamente rendendosi conto della rilevanza del contenuto non demagogico dell’evento , a cui non si potrebbe contrapporre un’inverosimile “Marcia della morte“, che registrerebbe la presenza di qualche decina di satanisti in tutto il paese , ma un plausibilissimo corteo a difesa della legge 194 .

Il confronto non è tra sensibili al tema della Vita ( concetto che non significa nulla ) e necromani devoti di satana , ma tra coloro che ritengono prioritario il diritto alla nascita del concepito e quelli che danno rilievo esclusivo al diritto di scelta della donna .

La partita è tutta qui , il resto è aria fritta , come ben sanno i nostri antagonisti che snobbano altre manifestazioni del cosiddetto “ pro life “ perché , evidentemente , ritenute insignificanti .

Manifestazioni che si riducono all’auspicio che si pratichino meno interruzioni di gravidanza e nelle quali ci si sente rispondere ( come ben sa chi come il sottoscritto le ha frequentate per raccogliere adesioni al nostro comitato ) da una parte dei presenti che occorre rimuovere le cause socio-economiche che renderebbero “inevitabile” il ricorso all’aborto o che non si deve demonizzare la persona che decide di sopprimere il proprio figlio e colui che l’aiuta a porre in essere il suo intento .

Il corteo , privo di palloncini colorati e altri simboli gioiosi ( fuori luogo nel momento in cui si debbono commemorare 6 milioni di bambini soppressi ) e pubblicazioni da promuovere , lo si è voluto distinguere per compostezza e contenuti .

A tal ultimo riguardo , nel discorso introduttivo riprodotto nei seguenti link (https://www.youtube.com/watch?v=0h_Z-blnjh4 http://gloria.tv/media/VbuYFseUYxP ) si è rivolto un appello alla Chiesa cattolica , estremamente circostanziato , affinché sostenga la nostra iniziativa sotto il profilo logistico e della promozione .

Un appello che cade in questo periodo non a caso .

Le novità introdotte dal parlamento , per come prospettate da un prima approvazione , in materia referendaria rendono più agevole l’abrogazione di una legge .

Se è stata mantenuta la soglia delle 500 000 firme da raccogliere in tre mesi per lo svolgimento della consultazione , infatti , è stata fissata una seconda soglia a 800 000 sottoscrizioni varcata la quale il quorum previsto per l’ammissibilità del referendum non è più pari al 50% più uno degli elettori aventi diritto ( circa 50 milioni ) ma al 50% più uno degli elettori che hanno votato alle precedenti elezioni politiche ( di regola 30 milioni , il 60% del totale ) .

In altri termini , qualora si raccolgano 800 001 firme in tre mesi , un referendum si potrebbe vincere col voto favorevole del 16% degli elettori complessivi , quello contrario del 15% e una non partecipazione pari al 69% .

Dato quest’ultimo non così lontano dalla realtà , visto il sempre più calante entusiasmo dei nostri concittadini verso le consultazioni elettorali .

E’ evidente che raccogliere 800 000 sottoscrizioni in tre mesi non è facile per un comitato come il nostro ( che conta oltre 20 000 iscritti ed al quale ci si iscrive attraverso il sito www.no194.org ) , svincolato dai partiti , dalla loro organizzazione e dai loro finanziamenti , percepiti sotto forma di rimborsi elettorali e altro .

Un apporto decisivo potrebbe quindi essere offerto dall’istituzione ecclesiastica che , agevolando sul piano logistico-propagandistico l’iniziativa concreta di un’entità come la nostra , extrapartitica e proveniente dalla società civile , per la prima volta ha realmente la possibilità di ottenere l’abrogazione della legge che consente la soppressione legalizzata dei nostri simili più deboli durante la gravidanza , in violazione del diritto alla Vita , dei dettami di fondo della dottrina cattolica e , a prescindere da ogni convinzione religiosa , delle regole civiche più elementari .

Ma la Chiesa compirà mai questo passo ?

Di recente l’appoggio ecclesiastico si è rivolto ad iniziative , come “ Uno di noi “ , che non avevano per oggetto il diritto di aborto , su cui le ultralaicizzate istituzioni comunitarie adìte sono del resto incompetenti a decidere , ma lo smaltimento degli embrioni , e che erano subordinate ad un veto istituzionale inesistente in un referendum , nel quale è il popolo stesso che decide .

Ora che vi è un progetto diretto ad abrogare realmente quella legge , l’auspicio è che le istituzioni ecclesiastiche possano effettuare una scelta coerente con le ragioni profonde sulle quali si fonda la loro esistenza o , quanto meno , estendere il loro supporto a forme effettive di difesa del diritto alla Vita .

Invito , dunque , tutti i nostri iscritti ad operare come missionari a difesa della Vita nascente impegnati nel favorire un’alleanza tra società civile e istituzione ecclesiastica , attivandosi presso gli esponenti della Chiesa a sé più vicini per sensibilizzarli a sostenere la nostra azione .

E’ arrivata per tutti l’ora delle scelte fondamentali , quali quella tra diritto di soppressione del proprio figlio e diritto di nascita , tra profitto e uomo , tra interessi di comodo e altruistica difesa del più debole , tra cinico laicismo e civiltà , tra cattolicesimo di facciata e cattolicesimo ideale , tra cattolici adelt(er)i ( verso la parola di Dio ) e cattolici .

E’ , in particolare , arrivato il tempo di rischiare l’impopolarità verso il potere , i media e la cultura dominanti come di essere esclusi dai salotti del pensiero unico , di combattere a fianco di coloro che , come noi , vogliono attuare il doppio messaggio di Giovanni Paolo II , diretto a combattere le leggi abortiste ( come da enciclica “Evangelium vitae “ ) e a non avere paura , nella consapevolezza che il concepito è il vero ultimo nella nostra società , per il quale la posta in gioco non è vivere bene o male , ma vivere , che non è difeso da sindacati e partiti , che non può scioperare o manifestare , che è vittima di molteplici interessi di comodo ed economici , che lo rendono inviso ai poteri forti , ai media , alle lobbies riconducibili anzitutto alle case farmaceutiche ed alle strutture sanitarie .

Di qui , come fedele e come cittadino , un’apertura di credito ai singoli sacerdoti ed all’istituzione a cui appartengono , fiduciosi in un appoggio concreto , fondato sugli ideali che giustificano l’esistenza della stessa , non subordinato a valutazioni politiche e costituzionalistiche che nulla hanno a che fare con la teologia e che rappresentano il “se“ ed il “ma“ dietro cui giustificare il tradimento di quegli ideali .

Nella peggiore delle ipotesi un referendum sul tema sarebbe l’occasione per aprire un dibattito nel paese e nelle singole coscienze , di credenti e non , sopito da oltre un trentennio , che potrebbe salvare molte vite umane e che non può che nascere da eventi di cogente ed inequivocabile rilevanza pubblica come un referendum .

 Avv. Pietro Guerini – Presidente nazionale comitato NO194  e omonima associazione

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LA 9 ORE PER LA VITA DI NO194 DI SABATO 1 NOVEMBRE 2014 PER L’ABROGAZIONE REFERENDARIA DELLA L. 194 , DOPO IL SUCCESSO DEL SECONDO CORTEO NAZIONALE DI MILANO E CASERTA DEL 25 OTTOBRE 2014

Sabato 1-11-2014 , come ogni primo sabato di mese dispari , si è svolgerà dalle ore 9 alle 18 la nostra 9 ore di preghiera , la quale , parallelamente alla capillare diffusione del nostro comitato , si è estesa su base regionale .

In particolare , la 9 ore si terrà nei seguenti luoghi e all’esterno delle strutture sanitarie sottostanti :

Aosta ( Beauregard , via Vaccari 5 )

Torino ( 8-11-2014 , S. Anna , via Ventimiglia 3 )

Genova ( S. Martino , viale Benedetto XV , via De Toni )    

Milano ( Niguarda , piazza Ospedale Maggiore 3 )

Vicenza ( S. Bortolo , via Rodolfi 37 )

Firenze ( A. O. Careggi , largo Brambilla 3 )

Perugia ( S. Maria della Misericordia detto “ Silvestrini “ , loc. S. Andrea delle Fratte )

Ancona ( Salesi , via Corridoni 11 )

Caserta ( S. Anna , via Roma 124 )

Foggia ( Riuniti , via Luigi Pinto 1 )

Potenza ( S. Carlo , via Polito Petrone snc )                      

Cosenza ( Annunziata , via Migliori 5 )

Catania ( 8-11-2014 , Garibaldi-Nesima , via Palermo 636 )                                  

Cagliari ( Brotzu , piazzale Ricchi 1 )

Il tutto dopo il successo del nostro secondo corteo nazionale , che il 25-10-14 è tenuto a Milano e , in contemporanea , a Caserta , che verrà trattato dopo la 9 ore.

Eventi , questi , con i quali il nostro comitato intende anche promuovere la propria iniziativa referendaria , diretta all’abrogazione della legge 194 , che ha ottenuto a suo tempo il parere favorevole della CEI , riportato sul nostro sito , e che ha necessariamente presupposto la creazione di un organismo apposito , in assenza dell’apporto ( presente in tutte le consultazioni analoghe svoltesi nel nostro paese ) dei partiti politici , delle loro strutture , dei loro media e della loro imponente disponibilità economica .

Invito tutti ad aderire al comitato NO194 tramite il nostro sito www.no194.org .

 Pietro Guerini–Presidente nazionale comitato NO194 e associazione NO194 (www.no194.org)

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IL CORTEO NAZIONALE DI NO194 PER L’ABROGAZIONE REFERENDARIA DELLA LEGGE 194 ( MILANO E CASERTA , 25-10-2014 )

Ricordo che sabato 25-10-2014 si svolgerà a Milano , dalle ore 15 alle ore 18 , il nostro corteo nazionale che percorrerà il pieno centro della città meneghina , con partenza da piazzale Cadorna ( stazione di metropolitana , linee 1 e 2 ) ed arrivo in piazza Medaglie d‘Oro , seguendo il percorso foro Buonaparte , largo Cairoli, via Cusani , via Broletto , piazza Cordusio, via Orefici , via Mazzini ( a lambire Piazza Duomo ) , piazza Missori , corso di Porta Romana ( stazione di metropolitana , linea 3 ) .

In contemporanea si svolgerà la nostra analoga manifestazione a Caserta , con partenza da piazza Vanvitelli , nei pressi dell’arcivescovado , ed arrivo davanti alla Reggia .

Il titolo del doppio corteo è ”NO194 per l’abrogazione referendaria della legge 194”.

Una manifestazione dinamica che si affianca ai tanti sit-in mensili che caratterizzano la nostra attività , dalle 9 ore di preghiera su base regionale all’esterno degli ospedali il primo sabato dei mesi dispari , alle adorazioni eucaristiche il primo sabato dei mesi pari ( si vedano le sedi su www.no194.org ) .

Ed una manifestazione che , come il nostro comitato , ha , dunque , una matrice ben precisa in vista di un fine non certo agevole , per quanto ben più praticabile in base alla riforma dell’istituto del referendum , ma concreto : l’abrogazione della 194 per via referendaria .

Stante l’assoluta monotematicità della manifestazione e del comitato no194 , qualsiasi considerazione che durante essa possa essere espressa da un nostro partecipante su altra materia deve sin d’ora ritenersi del tutto individuale ed estranea al comitato ed al contenuto dell’evento .

Al fine, quindi e in particolare, di evitare l’insalata russa di argomenti che i media cercano di ricollegare alle nostre iniziative (onde bollarci come talebani cattolici , omofobi, razzisti o collocarci politicamente), secondo un intento ampiamente previsto e che ha avuto un primo tentativo di attuazione in occasione del precedente corteo del 12-4, svoltosi a Milano con medesimo percorso, s’invitano i partecipanti ad astenersi da dichiarazioni che esulino dal nostro obiettivo (abrogare la 194 mediante referendum) .

Per ragioni analoghe , si chiede ai presenti di invitare i rappresentanti dei media per ogni considerazione tecnica a rivolgersi al sottoscritto .

Emblematica al riguardo è la domanda trabocchetto sotto riportata , risalente sempre al corteo milanese del 12-4 , rivolta da una giornalista del Tg3 con attivista femminista al seguito ad un nostro simpatizzante , ispirata al famoso “ metodo Pontida “ :

Video Clip: corteo 12 aprile 2014 Tg3 nazionale ( a partire dal min. 10’04” )

Lasciamo agli organizzatori di altri eventi ed ai più o meno inconsapevoli replicanti di Pannella le tesi pro choice travestite da pro life diffusesi nell’ultimo trentennio secondo cui la 194 sarebbe una legge con parti buone o addirittura umanitarie , da attuare totalmente mediante il potenziamento dei consultori familiari , irrilevante perché ciò che conta sarebbe l’orientamento culturale di un paese ( consapevoli come siamo che una legge fa cultura) , abrogabile forse un giorno in chissà quale modo e forma , dopo il fondamentale acquisto di libri sul tema di modesta tiratura che educhino il popolo bue .

La soppressione volontaria di un concepito non è mai giustificabile , al di là dell’insuperabile , casisticamente sempre più remoto e costituzionalmente blindato (come ribadito dalla consulta ) caso del grave pericolo di vita della madre che porti a termine la gravidanza , in cui l’interruzione volontaria di gravidanza era già ammessa prima dell’entrata in vigore della 194 , stante l’applicabilità della scriminante di cui all’art. 54 c.p., come ignora qualche filosofo del radicalismo utopistico .

In questa nostra battaglia, nella quale occorre impegnarsi da subito stante l’attualità e la drammaticità del fenomeno, testimoniata dalla soppressione di 6 milioni di concepiti dal 1978 ad oggi, ci avvaliamo del sostegno di diverse componenti della società civile :

-dell’uomo di Chiesa che s’ispira a Don Camillo e non a Don Abbondio o a Don Gallo , quindi che considera l’istituzione ecclesiastica come mezzo e non come fine rispetto agli ideali di fondo che caratterizzano la dottrina cattolica e l’aborto volontario non come un problema privato , equiparabile all’adulterio , ma di rilevanza pubblica ;

-del cattolico che conosce l’ “Evangelium vitae“ e lotta in coerenza con tale enciclica , consapevole che il cosiddetto cattolico “ adulto “ è in realtà adultero verso valori indisponibili come quello della sacralità della Vita ;

-dell’ateo che , al pari di Pierpaolo Pasolini prima dell’entrata in vigore della 194 , avvenuta 3 anni dopo il suo decesso , e Oriana Fallaci , ritiene inaccettabile che possa essere legalizzata la soppressione di altro essere umano durante la gravidanza .

Delle due l’una : o si è pro choice o si è abrogazionisti e noi abbiamo effettuato una scelta precisa in quest’ultima direzione dal momento della nostra stessa costituzione , riscontrando ad oggi oltre 20 000 iscrizioni ( che si possono formalizzare sempre tramite il sito www.no194.org ) , radicandoci sul territorio con 80 comitati provinciali ed operando con iniziative concrete in vista di un obiettivo concreto , quello referendario .

Nella piena consapevolezza di ciò , Vi invito al duplice evento del 25-10-14 .

Avv. Pietro Guerini – Presidente nazionale comitato no194 e omonima associazione

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