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LETTERA APERTA AGLI ISCRITTI AL MOVIMENTO PER LA VITA ANCORA CONVINTI CHE LA 194 ANDREBBE ABROGATA CON UN REFERENDUM : ADERITE AL COMITATO NO194

Nel lontano 1981 si svolse il primo referendum abrogativo della legge 194 .

Quella consultazione fu organizzata dal Movimento per la Vita che dimostrò , a differenza di altri gruppi o singoli pro life , di comprendere l’importanza della legge nella determinazione dei comportamenti degli individui , la sua funzione culturale .

L’esito negativo di quella consultazione fu figlio non solo di un clima politico-massmediatico particolarmente difficile , pesantemente connotato in termini ideologici , ma anche di una serie di errori , che peraltro vengono compiuti da chi opera e non da chi si limita a criticare senza un progetto ( se non editorial-commerciale ) , ed anche in questo senso il MPV si distingue da altre realtà di area .

Anzitutto , gli organizzatori di quella consultazione non riuscirono mai ad affrancarsi ( e forse non lo vollero neppure realmente ) dalla loro immediata identificazione con una formazione politica , sia pur di maggioranza relativa nel paese e caratterizzatasi in parte quanto meno per silenzi , neutralismi , omissioni e distinguo strategici .

Come ho sempre sostenuto , sin dal momento in cui ho fondato il comitato NO194 , una battaglia come questa deve prescindere dalle sigle di partito , onde scongiurare strumentalizzazioni di sorta destinate a segnarne l’esito in senso negativo , e deve sottrarsi a schieramenti e veti , aprendosi liberamente e a 360 gradi verso tutte le possibilità divulgative .

In secondo luogo , il MPV apparve agli occhi dell’opinione pubblica come un’organizzazione confessionale , che operava nell’ambito di una diatriba laici-cattolici , destinata per ragioni numeriche ad una inesorabile sconfitta dei secondi .

Un conto è essere credenti , condizione che mi riguarda pienamente , altro è avvinghiarsi esclusivamente alle proprie convinzioni religiose in mancanza di ulteriori argomenti che possano rafforzare una tesi e ampliare il consenso .

Argomenti che nel nostro caso non mancano davvero ed ai quali ricorriamo ampiamente per sostenere la nostra iniziativa .

Ci furono , poi , una serie di errori di carattere tecnico , non il più clamoroso dei quali la scelta del trimestre di raccolta delle firme in estate ( del 1980 ) , coinvolgendo così pienamente il periodo in cui gli italiani sono meno presenti sul territorio nazionale e sono più distratti da impegni di ogni tipo ( anche civici e di coscienza ) .

Un errore che Pannella , a prescindere dalla legittimità in termini temporali della sua raccolta , è riuscito a perfezionare quest’anno , ricorrendo al periodo metà giugno-metà settembre , forse al fine di coinvolgere con certezza le ferie di qualsiasi italiano .

Certo , i radicali hanno rispetto a noi ben altri strumenti , forti non certo del fresco 0,2% di consensi ottenuto alla recenti elezioni politiche , ma dei 5 milioni di euro che ogni anno da un quarto di secolo noi contribuenti versiamo alla loro emittente radiofonica di partito e dell’aiuto fornitogli dal Pdl , nella persona del suo stesso leader , che ha apposto la propria firma ai quesiti , circostanza questa immortalata dalle telecamere e quindi non frutto della tipica dietrologia italica , e sostenuto organizzativamente con le proprie strutture lo sforzo dei promotori .

Ora, alla luce dell’esito decisamente negativo ( 68-32% ) di quel datatissimo referendum del 1981 , svoltosi in coda agli anni di piombo, nessuno ci potrà seriamente contestare di peggiorare gravemente tale curriculum con un’iniziativa diretta a ribaltare una situazione disastrosa, non condividendo che ci si crogioli nella sua contemplazione, timorosi di perdere il nulla ottenuto .

Al contrario, la sconfitta registrata in quella consultazione ha determinato in alcuni un atteggiamento di rassegnazione , che non è nient’altro che la ratifica della sconfitta medesima , permanente da oltre un trentennio .

Ecco che i vertici del MPV , ferma restando una valutazione negativa della legge , della quale non è stata ignorata l’importanza , hanno considerato la via abrogativa ( e referendaria ) assolutamente , costantemente e pubblicamente impraticabile .

Lo stesso fondatore e leader storico dell’organizzazione, On. Carlo Casini, ha così espresso la sua posizione, ormai costante da trent’anni, ad esempio in occasione del convegno nazionale dei CAV, svoltosi a Roma dal 23 al 25-11-2007: “ Non cambiamo il nostro giudizio integralmente negativo sulla 194 , ma nonostante questo e nel prioritario interesse di offrire una maggior tutela del diritto alla vita di tutti gli italiani , nati o non nati , siamo disposti a lavorare insieme alle forze politiche ed alle istituzioni per individuare alcuni aspetti che rendano questa legge meno ingiusta e disumana “.

Una posizione ribadita dal Vicepresidente del MPV Dott. Giuseppe Anzani solo un paio di anni fa , il 4 novembre 2011 , allo stesso evento ( dichiarazione riportata dal quotidiano Avvenire , a pag. 14 del suo numero del giorno successivo ) .

Nulla a che vedere , quindi , con ogni intento abrogativo .

In primo luogo , si legge in queste dichiarazioni una fiducia nelle forze politiche, non certo clamorosa in un parlamentare europeo (nelle file dell’UDC), nonostante oltre trent’anni di assoluta inattività del potere legislativo sul tema e nonostante lo stesso leader ed omonimo di quel partito Pierferdinando Casini dichiari costantemente che la 194 andrebbe pienamente attuata, con il potenziamento dei consultori familiari.

Inoltre , si auspica espressamente e remissivamente l’individuazione di “ alcuni aspetti “ su cui lavorare “ che rendano quella legge meno ingiusta e disumana “ .

E’ pacifico , quindi, un cambio di rotta compiuto dal MPV rispetto a quell’orientamento originario , abrogazionista , in quanto una legge che autorizza un fenomeno profondamente negativo non va migliorata ma abrogata , nei limiti , come ovvio , in cui ciò sia costituzionalmente possibile e nel rispetto della Vita della stessa donna , già tutelata prima dell’entrata in vigore nel 1978 della 194 , stante la vigenza e l’applicazione giurisprudenziale della scriminante di cui all’art. 54 c.p. ( stato di necessità ) nel caso che quella Vita fosse posta in grave pericolo dalla prosecuzione della gravidanza ( un’eventualità , tanto più oggi , assolutamente remota ) .

Ebbene , noi a quell’orientamento abrogazionista ci siamo sempre ispirati e , pur nel personale rispetto verso una figura gloriosa del nostro mondo , come quella dell’on. Carlo Casini , stiamo conducendo una battaglia per riproporre quella consultazione , con una struttura che conta oggi quasi 20 000 aderenti e un numero importante di attivisti .

A tal ultimo proposito , invito tutti gli aderenti a NO94 a comunicare il proprio impegno , anche rinnovando non certo la propria iscrizione ma la loro dichiarazione di disponibilità a contribuire attivamente a questa iniziativa civica come volontari per la raccolta ufficiale delle firme , dandone comunicazione al referente provinciale, o , in sua assenza o conoscenza , al sottoscritto scrivendomi a no194@hotmail.it .

Ed invito gli iscritti al MPV che condividano la scelta originaria di tale organizzazione a procedere analogamente, iscrivendosi aggiuntivamente, se non fatto in precedenza, al comitato NO194, tramite il sito www.no194.org, per proseguire questa battaglia che non può essere abbandonata .

E ciò prescindendo da ragioni strategiche e di bottega , perché un’organizzazione non deve essere un fine ma un mezzo per affermare e difendere dei princìpi , ed in nome di argomentazioni strettamente ideali , dovendosi rigettare in modo radicale tutte le giustificazioni di un mutamento di indirizzo fondate su motivazioni storiche , a prescindere dalla loro infondatezza .

Il concepito del 2013 , infatti , ha la stessa dignità del concepito del 1981 e noi , se veramente antiabortisti e non semplicemente pro life , dobbiamo combattere per la sua sopravvivenza , oggi rimessa in ossequio alla legge alla discrezione di altri , con il trionfo di tutti gli interessi non solo di comodo , ma anche economici annessi e connessi .

Avv. Pietro Guerini–Presidente nazionale comitato NO194 e associazione NO194 (www.no194.org)

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CONFERENZA: ABORTO ETERNA TRAGEDIA E NUOVO REFERENDUM

Locandina Conferenza 24.10.2013

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SABATO 7 SETTEMBRE 2013 : 9 ORE PER LA VITA DI NO194 ALL’ESTERNO DI STRUTTURE OSPEDALIERE SU BASE REGIONALE

Ricordo che il 7-9-2013 , come ogni primo sabato di mese dispari , si svolgerà dalle ore 9 alle 18 la nostra 9 ore di preghiera , evento a sostegno della iniziativa referendaria del comitato , diretta all’abrogazione della legge 194 , e che , alla luce del successo raccolto ad oggi , si sta estendendo su base regionale , sino a coprire quasi tutto il territorio nazionale .

In particolare , la 9 ore si terrà almeno nei seguenti luoghi e presso le strutture sottostanti :

Aosta ( Beauregard , via Vaccari 5 )

Torino ( S. Anna , corso Spezia 60 )

Milano ( Mangiagalli , via Commenda 12 )

Vicenza ( S. Bortolo , via Rodolfi 37 )

Trieste ( Burlo Garofolo , via Istria 65 )

Piacenza ( Guglielmo da Saliceto , via Taverna 49/cantone del Cristo 2 )

Firenze ( A. O. Careggi , largo Brambilla 3 )

Perugia ( S. Maria della Misericordia detto “ Silvestrini “ , loc. S. Andrea delle Fratte )

Roma ( S. Filippo Neri , via Martinotti 20 )

Caserta ( S. Anna , via Roma 124 )

Potenza ( S. Carlo , via Polito Petrone snc )

Catania ( Garibaldi Nesima , via Palermo 636 )

Cagliari ( piazzale antistante Microcitemico , via Jenner )

Tale capillare estensione riguarda tanto la nostra protesta contro la terribile prassi che ha portato alla soppressione legale di 6 milioni di concepiti dall’entrata in vigore della 194 , secondo i dati ufficiali ministeriali , quanto la nostra proposta referendaria , che costituisce lo scopo di NO194 , un obiettivo concreto e costituzionalmente rituale , nulla di fine a se stesso o di puramente simbolico , secondo la nostra natura .

Colgo l’occasione per invitare tutti coloro che intendono aderire all’iniziativa a formalizzare tale adesione tramite il sito www.no194.org ed a comunicare , richiesta estesa anche ai già iscritti che non lo avessero fatto in passato , la loro disponibilità ad aiutarci nella raccolta ufficiale delle firme .

Ricordo che il nostro comitato , al quale hanno aderito quasi 19 000 italiani , pari ad oltre l’85% degli iscritti a gruppi pro life ufficiali e non immaginari del nostro paese , è presente e radicato a livello provinciale , proprio in linea con la capillare estensione della 9 ore .

Tutti i tentativi di compressione del nostro diritto di manifestazione del pensiero , attuati da forze antidemocratiche o dalle istituzioni in violazione dell’art. 21 della costituzione , si scontrano con la preghiera di cittadini pacifici che intendono far valere le ragioni degli ultimi .

Una battaglia di civiltà che assume carattere nazionale .

Un’occasione in cui garantire il diritto di manifestare il proprio scomodo pensiero anche a coloro che non sono predisposti a ricattare le autorità con l’uso della forza ed il ricorso ad incidenti .

Un costante banco di prova per le istituzioni del nostro paese , chiamate a difendere i fondamentali diritti democratici dei cittadini , pure qualora essi intendano sostenere tesi politicamente non corrette , in quanto non conformi al cinismo ( avallato e sostenuto dalla legge , dalla cultura dominante e dalla totalità delle forze parlamentari ) che vuole il concepito ( il nostro prossimo più debole ) equiparato al nulla , in quanto privo della benché minima tutela legislativa , a differenza persino di un animale , che trova anzi nel nostro ordinamento una considerazione sempre crescente conforme all’animalismo radicale , figlio del pensiero unico omologato .

Avv. Pietro Guerini–Presidente nazionale comitato NO194 e associazione NO194 (www.no194.org)

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LA 12 ORE PER LA VITA DI NO194 ALL’ESTERNO DI STRUTTURE OSPEDALIERE SI ESTENDE SU BASE REGIONALE A TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE

A partire dal prossimo 6-7-2013 la nostra 12 ore , evento che si svolge dalle ore 9 alle ore 21 il primo sabato dei mesi dispari a sostegno della nostra iniziativa referendaria , diretta all’abrogazione della legge 194 , alla luce del successo raccolto ad oggi , si estende su base regionale , sino a coprire tutto il territorio nazionale .

In particolare , in tale occasione essa si terrà almeno nei seguenti luoghi e presso le strutture sottostanti :

Aosta ( Beauregard , via Vaccari 5 )

Torino ( S. Anna , corso Spezia 60 )

Genova ( A.O. S. Martino , largo Rosanna Benzi , ex viale Benedetto XV 10 )

Milano ( Mangiagalli , via Commenda 12 )

Vicenza ( S. Bortolo , via Rodolfi 37 )

Piacenza ( Guglielmo da Saliceto , angolo tra cantone del Cristo 2 e piazzale Crociate )

Pisa ( S. Chiara , via Roma 60 )

Perugia ( S. Maria della Misericordia detto “ Silvestrini “ , loc. S. Andrea delle Fratte )

Roma ( S. Filippo Neri , via Martinotti 20 , sino alle ore 14 )

Caserta ( S. Anna , via Roma 124 )

Potenza ( S. Carlo , via Polito Petrone snc )

Catania ( Garibaldi Nesima , via Palermo 636 )

Cagliari ( SS Trinità , piazzale antistante il reparto di ginecologia, via Is Mirrionis 92 )

Tale capillare estensione riguarda tanto la nostra protesta contro la terribile prassi che ha portato alla soppressione legale di 6 milioni di concepiti dall’entrata in vigore della 194 , secondo i dati ufficiali ministeriali , quanto la nostra proposta referendaria , che costituisce lo scopo di NO194 , un obiettivo concreto e costituzionalmente rituale , nulla di fine a se stesso o di puramente simbolico , secondo la nostra natura .

Il nostro comitato , del resto , al quale hanno aderito quasi 18 000 italiani , pari ad oltre l’80% degli iscritti a gruppi pro life ufficiali e non immaginari del nostro paese , è presente e radicato a livello provinciale .

Tutti i tentativi di compressione del nostro diritto di manifestazione del pensiero , attuati da forze antidemocratiche o dalle istituzioni in violazione dell’art. 21 della costituzione , si scontrano con la preghiera di cittadini pacifici che intendono far valere le ragioni degli ultimi .

Una battaglia di civiltà che assume carattere nazionale .

Un’occasione in cui garantire il diritto di manifestare il proprio scomodo pensiero anche a coloro che non sono predisposti a ricattare le autorità con l’uso della forza ed il ricorso ad incidenti .

Un banco di prova per le istituzioni del nostro paese , chiamate a difendere i fondamentali diritti democratici dei cittadini , pure qualora essi intendano sostenere tesi politicamente non corrette , in quanto non conformi al cinismo ( avallato e sostenuto dalla legge , dalla cultura dominante e dalla totalità delle forze parlamentari ) che vuole il concepito ( il nostro prossimo più debole ) equiparato al nulla , in quanto privo della benché minima tutela legislativa , a differenza persino di un animale .

Pietro Guerini – Presidente nazionale NO194

Pubblicato sul web il 30-6-2013

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Conferenza: “ABORTO: ETERNA TRAGEDIA E NUOVO REFERENDUM”

Locandina Conferenza 8.6.2013

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