CORTEO NAZIONALE 14 APRILE 2018
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Il percorso politico del leader e fondatore del Popolo della Famiglia Mario Adinolfi è stato a dir poco tortuoso.
Va premesso che egli, prima di fondare il Pdf, ha altresì fondato nel 2007 l’ultralaicista Pd, discendente del vecchio Pci.
Si legge in un articolo pubblicato da la Repubblica il 30-6-2008, che ne traccia il profilo traendo spunto dagli interventi sul suo blog : Pugno duro sul tavolo in difesa della legge 194; voce alta a salvaguardare i diritti degli omosessuali , richiesta di modifica della legge 30 , sul modello ipotizzato da Tito Boeri; e ancora abolizione di centri di spesa definiti “Inutili” come le Province, ma su un punto Adinolfi non è mai voluto retrocedere di un centimetro: ” Il Pd deve essere un partito laico, che segnali l’impossibilità di ingerenza di qualsivoglia autorità religiosa nelle scelte di una democrazia” (http://www.repubblica.it/2008/06/sezioni/politica/partito-democratico-18/adinolfi-poker/adinolfi-poker.html ) .
Ricordiamo che all’epoca, nel 2008, quando si opponeva all’ingerenza vaticana, il Pontefice era Papa Benedetto XVI.
Nel capitolo terzo del libro intitolato Voglio la Mamma, che avrebbe segnato la sua conversione e che ha riscontrato un certo successo presso il pubblico a cui ora si rivolge, Adinolfi ha ribadito le sue posizioni di difesa della legge 194, sia pur ornando tale giudizio da scontati giudizi sociologico-culturali di censura dell’aborto in sé, che nessuno può certo esaltare come fenomeno positivo in quanto si traduce di fatto nella soppressione dell’essere umano, così esprimendosi testualmente : O si ha un diritto di abortire sempre o non lo si ha mai. Io credo non lo si abbia mai. VA BENE CHE UNA LEGGE CONSENTA DI FARLO, perché davanti a comportamenti sociali ormai invalsi non si risponde con l’oscurantismo della proibizione ricacciando alcune donne nello strazio ulteriore dell’aborto clandestino, ma non parlatemi di diritto. E la 194 applichiamola tutta.”.
Ecco, il link originale:
Coerente nel difendere la 194, oggi in campagna elettorale viene invitato dai suoi a fare marcia indietro e lui, nato nel 1971, al minuto 12 in questo video, in cui mi insulta stizzito, convinto di esercitare un suo diritto e senza rendersi conto di esporsi ad azioni giudiziarie, per aver sottolineato le sue testuali posizioni in materia, afferma di aver raccolto le firme per abrogare quella legge come militante della Dc, del tutto inverosimilmente poiché tale raccolta si è svolta nel 1980, in vista del referendum abrogativo dell’anno successivo, quando egli aveva soli 9 anni:
https://www.facebook.com/mario.adinolfi/videos/10155794523130428/
Su altri temi il crociato pare aver modificato di 360 gradi le sue posizioni sopra riportate, non si oppone più alla cosiddetta ingerenza vaticana e non considera più sacri i tanto proclamati diritti degli omosessuali.
Invero, se sotto il primo profilo è evidente la coerenza con il cambio di rotta del suo partito di prima fondazione, il Pd, che con l’attuale pontificato ha abbandonato la vecchia denuncia dell’ingerenza vaticana sollevata quasi quotidianamente contro Papa Benedetto XVI, anche sulla seconda tematica a ben vedere si giunge a conclusioni analoghe, nonostante la rottura successiva alla sua conversione possa oggi apparire radicale.
Come si sottolinea nell’articolo di cui sotto, infatti, nella prima edizione del suo libro fondamentale dianzi menzionato, al capitolo secondo, egli si dichiarava in linea con il Pd nell’essere favorevole alle unioni civili alla tedesca, modello a cui la Cirinnà si è dichiaratamente ispirata, con un inciso poi scomparso nella seconda edizione, in spregio alla ferma indignazione contro il suo ddl in nome della quale è stato convocato il Family Day al Circo Massimo, evento da cui è nato il partito che egli presiede
www.lanuovabq.it/it/unioni-civili-le-contraddizioni-di-adinolfi
E a conferma che il primo amore non si scorda mai, anche dopo la pubblicazione del testo sopra citato e la nascita del suo quotidiano egli ha espresso la propria stima verso il leader del suo partito di prima fondazione e, più in generale, verso i vertici politico-istituzionali di quel mondo cattocomunista al quale oggi vuole apparire contrapposto.
Adinolfi scrive su “La Croce” che bisogna ringraziare il Signore per il miracolo rappresentato dall’elezione di Mattarella e così esalta appassionatamente lui e Renzi, cercando di convincere il pubblico cattolico dei suoi lettori: «Mattarella è un cattolico e lo è anche il presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Attenzione, non si tratta di due cattolici all’acqua di rose, di quelli che dichiarano vaghi riferimenti alla fede e poi affondano in comportamenti pubblici e privati più che discutibili. Stiamo parlando di due cattolici praticanti, da Santa Messa tutte le domeniche, da una moglie sola, non stitici di figli. E stiamo parlando di due popolari, di due figure rilevanti del fu Partito popolare italiano fondato da don Sturzo. Questa duplice matrice è un unicum, mai nella storia italiana si era verificata una condizione del genere sull’asse tra Palazzo Chigi e il Quirinale. (…) Quel che è certo è che in questo 31 gennaio 2015 l’Italia volta pagina e lo fa con due figli di don Sturzo e due cattolici veri nei ruoli di maggior peso» [http://www.lacrocequotidiano.it/articolo/2015/01/31/politica/serviva-un-presidente-cristiano].
Ora, nel video sopra riportato egli si indigna per voci, sulla cui fondatezza davvero non potrei mai esprimermi vista la mia lontananza dai palazzi della politica, secondo le quali ci sarebbe stato in vista di questa campagna elettorale un accordo sottobanco tra Pd e Pdf, i due partiti che ha fondato, che smentirebbe la loro contrapposizione apparente che verrebbe presentata all’opinione pubblica e soprattutto ai suoi potenziali elettori.
Di fatto, illazioni di tale natura non possono essere formulate in radice quando il percorso politico di un leader di partito presenta una sua linearità che in questo caso è davvero arduo poter sostenere, se non in direzione opposta rispetto a quella che egli vuole prospettare negli ultimi tempi.
Adinolfi, all’evidente fine di zittirmi, minaccia querele nei confronti del sottoscritto che, nell’esercizio dei basilari diritti democratici, si limita a riportare suoi passaggi testuali scritti rilevando le incoerenze anche sopra evidenziate, mentre dovrebbe querelare idealmente se stesso per tali incoerenze ed essere consapevole che per un politico la coerenza nelle sue posizioni rappresenta una seconda carta d’identità che fatalmente incide nella valutazione sulla sua affidabilità.
Avv. Pietro Guerini – Presidente nazionale Comitato NO194 e omonima associazione (no194.org)
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Che l’offensiva legislativa laicista sia frutto di una politica di sinistra, più o meno radicale, è pacifico, per esserne consapevoli è sufficiente avere presente chi ha approvato nella legislatura uscente il ddl Cirinnà, la cosiddetta legge Buona Scuola, che ha introdotto nei programmi scolastici la teoria del gender, e quella sul fine Vita.
Sto parlando del Pd, con l’ausilio della componente oggi confluita in Liberi e Uguali, e del Movimento 5 Stelle, che quando ha votato contro su tali testi normativi non ha certo adottato questa posizione per ragioni filo-cattoliche, ma al contrario per un suo laicismo ancor più netto, ricordo che la prima delle leggi sopra citate ha avuto il voto contrario dei grillini a seguito dello stralcio dell’art. 5 sulla step child adoption.
Che l’area moderata si divida tra collaborazionisti sedicenti cattolici come gli alfaniani, che queste leggi le hanno pure votate, e indifferenti è noto, in quell’ambito non si ravvisano certo difensori appassionati dei nostri valori.
All’interno di essa si può al limite cercare di individuare quali forze politiche una volta al governo si asterrebbero dal completare il processo legislativo laicista di cui sopra occupandosi di altro.
Quanto all’area cultural-politica più decentrata, meno conosciuta dall’opinione pubblica, nel suo ambito occorre effettuare profonde distinzioni onde non incorrere in clamorosi errori.
Se Forza Nuova, e lo sottolinea un cattolico liberale come il sottoscritto, è l’unico partito antiabortista del quadro politico nazionale, tanto che il primo dei suoi 8 punti fondativi stesi nel settembre del 1997 all’atto della sua costituzione è rappresentato dall’abrogazione delle leggi abortiste, a cui si deve aggiungere una ferma opposizione alle recenti leggi dianzi menzionate esercitata in ossequio ad una consolidata e militante politica di difesa della Vita, della famiglia tradizionale e dell’educazione cattolica evocata in quegli stessi punti fondativi, valutazioni pressochè opposte debbono essere formulate per CasaPound.
Questa formazione, in modo trasparente e senza per nulla voler mistificare le proprie posizioni a differenza di altri, è esplicitamente a favore della legge 194, dell’eutanasia, delle unioni civili.
Anche in questa recente intervista Simone Di Stefano, portavoce del movimento, ribadisce che «chi vuole abortire deve poterlo fare in strutture pubbliche e gratis»
Nel link sottostante il leader Gianluca Iannone, esponendo la linea ufficiale di Cpi, afferma che «l’eutanasia dovrebbe essere un diritto e non un delitto», sottolineando la necessità «di una legge che attribuisca diritti e doveri alle coppie di fatto, anche omosessuali»
http://espresso.repubblica.it/palazzo/2012/02/08/news/roma-casapound-spiazza-tutti-1.40175
Costoro si definiscono fascisti del terzo millennio e sovranisti.
Ricordo, anzitutto, che il Partito Nazional Fascista nacque dalla fusione tra i socialisti-nazionalisti e i nazionalisti-tradizionalisti, l’elemento nazionalista unì realtà rigorosamente di sinistra e di destra che sui valori cattolici erano radicalmente opposte.
Ecco che CasaPound culturalmente è lontana anni luce dalla seconda componente e se consideriamo la dottrina classica di quell’area ne è di fatto espressione monca.
Sotto il secondo aspetto, appare a mio avviso decisamente contraddittorio un sovranismo che difende una legge, la 194, che, secondo i dati ministeriali ufficiali, ha legalizzato lo sterminio di 6 milioni di nostri connazionali, incentivando quel fenomeno di de-italianizzazione demografica a cui gli ambienti laicisti-comunisti sostengono si debba ovviare favorendo il flusso migratorio e introducendo leggi come quella sullo Ius Soli, tanto osteggiati da CasaPound.
Antiabortisti e cattolici in generale attenzione, non votate l’opposto rispetto a ciò in cui vi identificate.
Avv. Pietro Guerini – Presidente nazionale Comitato NO194 e omonima associazione (no194.org)
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LA SEDE DELLA 9 ORE DI BOLOGNA DI SABATO 9-12-17, ORE 9-18, SARA’ PIAZZA S. GIOVANNI IN MONTE, COME CONSUETUDINE, VICINO ALLA BASILICA DI S. STEFANO (COMUNICAZIONE UFFICIALE DELLA QUESTURA DEL 29-11-17) : NON MANCATE !
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Si avvicinano le elezioni politiche, ferma restando l’apartiticità del nostro Comitato (che non riceve diktat da alcun partito), nato nel 2009, con 30.000 iscritti, finalizzato all’abrogazione referendaria della legge 194 ed al quale si aderisce tramite il sito no194.org, voglio dare una pubblica riposta alle numerose richieste di suggerimento di voto che provengono da nostri iscritti e simpatizzanti, dubbiosi alla luce della desolante carenza di rappresentanti antiabortisti e cattolici sulla scena.
1 ) Non possiamo non aprire la nostra analisi da Forza Nuova, partito che, nel settembre del 1997, all’atto della stesura dei suoi 8 punti fondativi, ha posto addirittura al primo punto l’abrogazione delle leggi abortiste, in perfetta coincidenza con il nostro unico obiettivo, unicità che ci impone di soprassedere del tutto come Comitato da possibili differenze individuali di vedute su altre questioni, che riguardano tra l’altro anche il sottoscritto, che non appartiene a quell’area politica.
Gli eccellenti rapporti che abbiamo da sempre con tale organizzazione sono la naturale conseguenza di questa inequivocabile identità antiabortista, oltreché della coerenza e lealtà che caratterizza la condotta dei vertici e della base del partito, che non ha alcuna responsabilità nello sterminio di 6 milioni di esseri umani perpetrato dall’entrata in vigore della 194 secondo i dati ministeriali ufficiali e che non impedisce ad alcuno di esprimere le proprie idee e di fare politica, condotta opposta rispetto a quella osservata antidemocraticamente nei suoi confronti da taluni avversari (in linea con la censura adottata verso Fn dalla quasi totalità dei media).
E’ bene rilevare per amor di verità che le posizioni di Forza Nuova si differenziano radicalmente, purtroppo, da quelle ultralaiciste di Casa Pound, formazione che viene ricondotta alla medesima area politica.
2) Per chi non si identifica con tale area ed attribuisce rilevanza decisiva a tale mancata identificazione, interessante è la posizione del Popolo della Famiglia, forza nata nel marzo del 2016 sull’ondata delle più che legittime e condivisibili reazioni negative a leggi come il ddl Cirinnà, la legge Buona Scuola (che ha introdotto nei programmi scolastici la delirante teoria dei Gender) e il ddl Scalfarotto, poi non entrato in vigore.
Quale ovvia conseguenza di ciò, un attivista del Pdf, di regola persona decisamente apprezzabile sul piano umano e religioso, manifesta quasi sistematicamente una forte avversione nei confronti del Pd e di Renzi, artefici di tali testi legislativi, il che stride con il dato di fatto oggettivo che il fondatore di tale forza politica è stato (come lui stesso ricorda ripetutamente, si legga per tutte un’intervista a Tempi del 2-10-2014) anche uno dei 45 fondatori dello stesso Pd nel 2007 ed abbia sostenuto Renzi ancora alle terz’ultime primarie del partito tenutesi il 2-12-2012, circostanze che però pragmaticamente ci possono lasciare indifferenti, a fronte di un suo personale revirement positivo che attesti una coincidenza di posizioni tra il nostro Comitato ed il suo partito.
Purtroppo, a pag. 31 del testo che dovrebbe essere indice di tale cambio di rotta, che ha segnato comunque la sua rottura con il Pd ed il cui titolo ha dato il nome anche alla sua associazione leggiamo testualmente: “ Solo in quell’istante [del concepimento, n.d.r.] può essere rintracciato l’inizio della storia di ciascuno di noi, inventarsi la quattordicesima settimana o il novantesimo giorno per segnare un macabro confine tra morte possibile e vita inevitabile è semplicemente senza senso. O si ha un diritto di abortire sempre o non lo si ha mai. Io credo non lo si abbia mai. VA BENE CHE UNA LEGGE CONSENTA DI FARLO, perché davanti a comportamenti sociali ormai invalsi non si risponde con l’oscurantismo della proibizione ricacciando alcune donne nello strazio ulteriore dell’aborto clandestino, ma non parlatemi di diritto. E la 194 applichiamola tutta .” “.
Chi non mi crede può svolgere le verifiche del caso attraverso un motore di ricerca in pochi secondi.
Come è possibile negare giuridicamente il diritto ad abortire, se, da un lato, la legge che afferma tale diritto e consente l’aborto volontario “va bene” e deve essere “applicata tutta” e, dall’altro, argomentando all’opposto si è oscurantisti?
Auspichiamo una presa di posizione chiara del Pdf in deroga a queste inequivocabili parole, provenienti da uno scrittore, giornalista e blogger (che apprezziamo per le sue posizioni su altri tematiche), quindi persona che ben sa usare la lingua italiana ed a cui nessuno deve insegnare una proprietà di linguaggio.
Le nostre porte sono sempre spalancate a tutti gli attivisti e simpatizzanti di questo partito e al Pdf stesso, una volta che esso si sarà trasformato in una formazione chiaramente antiabortista.
3) Vi è chi, infine, vuole optare per un voto che vada a favore di formazioni che supereranno certamente la soglia di sbarramento del 3%, prescindendo dalle posizioni ad oggi non antiabortiste delle stesse, ma ispirandosi alla logica del meno peggio, a fronte del pericolo di un’ulteriore laicizzazione legislativa del nostro paese che induca alla scelta di coloro che perseguono altri obiettivi (lotta alla disoccupazione, all’immigrazione selvaggia, tutela dell’ordine pubblico etc).
Pericolo tutt’altro che remoto, se è vero che il programma del Pd per le prossime elezioni (definito Programma Italia 2020) così recita:
«…Le Unioni Civili sono state un passo storico per l’uguaglianza. […] Ora occorre andare avanti (matrimonio gay con annessi e connessi, ndr). […] Vogliamo approvare la legge sul fine vita (eutanasia, ndr). Serve una riforma complessiva delle norme sulle adozioni e sulla responsabilità genitoriali (adozioni per coppie gay o lesbiche e per single, ndr). Ci impegniamo per un nuovo approccio di contrasto alle droghe (legalizzazione della cannabis, ndr) ed a proporre un cambiamento profondo dell’esecuzione penale che tenga insieme sicurezza e umanità (amnistia e svuotamento delle carceri ndr). Ci impegniamo alla piena applicazione della legge 194 (abolizione dell’obiezione di coscienza ed incentivazione dell’aborto, ndr)…».
Non solo, ma il Movimento 5 Stelle è addirittura più laicista del Pd, se è vero che non ha votato il ddl Cirinnà solo a seguito dello stralcio del peggiorativo art. 5 sulla step child adoption, che ha appoggiato il ddl Scalfarotto, che è contro l’ora di religione, a favore dell’eutanasia e dei diritti delle persone dello stesso sesso di sposarsi e di adottare dei figli ed ha depositato un ddl a firma on. Sibilia che prevede l’estensione del matrimonio affinché si possa celebrare tra persone ed animali.
Quanto a Forza Italia, oltre a non essere per nulla improbabile una sua alleanza dopo le elezioni con il Pd, essa risente di una notevole componente laicista, anche alimentata da numerosi fuoriusciti dal Partito Radicale.
Le uniche due formazioni che danno buone garanzie di non partecipazione ad alleanze con il Pd sono Lega e Fratelli d’Italia, che non si riesce davvero a comprendere per quale motivo non diano vita ad un cartello elettorale (esteso a piccole ma efficienti forze che potrebbero dare un positivo contributo nella campagna che precede il voto), con scelta del candidato premier all’esito di primarie, cartello che consentirebbe loro di puntare alla maggioranza relativa presupposto per un incarico di governo da parte del Capo dello Stato, costituendo un polo di attrazione (conseguenza della loro posizione di forza) verso l’elettorato moderato contrapposto alla sinistra e, dopo le elezioni, verso i parlamentari di quell’area, fisiologicamente predisposti ad appoggiare (opportunisticamente o responsabilmente a seconda dei punti di vista) i vincitori, chiunque essi siano.
4) In merito agli altri partiti, nell’ambito di un quadro tanto composito quanto desolante, essi non costituiscono alcun punto di riferimento, votare per loro significa perseguire altri interessi che nulla hanno a che vedere con l’antiabortismo o la difesa dei valori cattolici.
Da parte nostra, peraltro, abbiamo il dovere di osservare con attenzione e spirito costruttivo qualsiasi ipotetica (ed improbabilissima) apertura da qualunque direzione proveniente.
Avv. Pietro Guerini
Presidente nazionale Comitato NO194 ed omonima associazione
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