Category “Novità”

Conferenza: “ABORTO: ETERNA TRAGEDIA E NUOVO REFERENDUM”

Locandina Conferenza 11.3.2013

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Conferenza: L’INGANNO DELL’ABORTO

Locandina Conferenza 9.2.2013

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COMUNICATO UFFICIALE DA PARTE DELL’UNICO PORTAVOCE NAZIONALE DEL COMITATO NO194 E DELL’OMONIMA ASSOCIAZIONE

A CAUSA DELLA CAMPAGNA AVVIATA NEI NOSTRI CONFRONTI DA QUALCHE SEDICENTE PROLIFE, MA DI FATTO ALLEATO DI PANNELLA E DELLA BONINO , OCCORRE PER SCRUPOLO ANCHE SINTETIZZARE IL CONTENUTO DEI PEZZI PUBBLICATI DI SEGUITO , RIBADENDO , IN LINEA CON QUANTO PRECISATO SIN DAL NOSTRO MANIFESTO E , QUINDI , DA SEMPRE :

1 ) CHE LA NOSTRA AZIONE E’ DIRETTA ALL’ABROGAZIONE TOTALE DELLA L. 194 , SECONDO LA STESURA DI UN QUESITO MASSIMALE CHE CONTEMPLA LA CONSERVAZIONE DEGLI ARTT. SANZIONATORI ( 17 , 18 E 19 ) E DELL’ART. 6 LETT. A ( ABORTO AMMESSO NEL CASO DI GRAVE PERICOLO DI VITA DELLA MADRE CHE PORTI A TERMINE LA GRAVIDANZA ) , ESSENDO QUEST’ULTIMA DISPOSIZIONE NON ABROGABILE , PER LA RICORRENZA , GIA’ PRIMA DELLA 194 , DELLA CAUSA DI GIUSTIFICAZIONE DELLO STATO DI NECESSITA’ DI CUI AL’ART. 54 C.P. ED ESSENDO UN QUESITO ESTESO ANCHE A TALE NORMA PALESEMENTE INCOSTITUZIONALE PER COLOSSALE CONTRASTO CON L’ART, 32 COST. ( CHE TUTELA IL DIRITTO ALLA SALUTE , CHE LA CONSULTA VALUTA CON RIFERIMENTO ALLA DONNA E NON AL CONCEPITO ) , SENZA TACERE IL VUOTO NORMATIVO CHE POTREBBE ESSERE RAVVISATO PER EFFETTO DI TALE ESTENSIONE ;

2 ) CHE LE ISCRITTE A GRUPPI “ PRO LIFE “ CHE CONTESTINO LA STESURA DI UN MASSIMALE CHE , COME IL NOSTRO , ESCLUDA L’ART. 6 LETTERA A , DEVONO SAPERE CHE ADERISCONO AD UN GRUPPO CHE RITIENE CHE , SE RISCHIASSERO LA VITA DURANTE LA GRAVIDANZA , ESSE NON POTREBBERO OPPORSI ALLA LORO MORTE E CHE TALE DOVREBBE ESSERE LA CONDIZIONE DI OGNI DONNA ;

3 ) CHE UN QUESITO MINIMALE ( CHE SE ACCOLTO DAGLI ELETTORI ELIMINEREBBE, COMUNQUE, IL LIBERO ABORTO , OGGI POSSIBILE NEI PRIMI 90 GIORNI DI GRAVIDANZA ) VIENE PRESENTATO SOLO IN VIA SUBORDINATA E NELLA PROSPETTIVA CHE IL MASSIMALE POSSA ESSERE DICHIARATO INCOSTITUZIONALE DALLA CONSULTA , LA QUALE CI IMPORREBBE COSI’ UNA DEMOLIZIONE GRADUALE DELLA LEGGE ;

4 ) CHE TALE OPZIONE SUBORDINATA VIENE ESPRESSAMENTE CALDEGGIATA ED APPROVATA DA GIOVANNI PAOLO II NELLA EVENGELIUM VITAE ( 73 ) , QUALORA , PER L’APPUNTO, QUELLA PRINCIPALE NON SIA ATTUABILE PER OSTACOLO FRAPPOSTO DALL’AUTORITA’ ( NEL NOSTRO CASO LA CONSULTA ) , IL CHE CONTRASTA CON UN’INTRANSIGENZA FONDATA SU RAGIONI DI ORTODOSSIA CATTOLICO-VATICANA ;

5 ) CHE QUALUNQUE DIVERSA TESI CIRCA I NOSTRI OBIETTIVI , ANCHE FORMULATA DA ISCRITTI ALLA NO194 E PURE AVVOCATI , E’ DEL TUTTO PRIVA DI SIGNIFICATO , TANTO PIU’ SE PROVENIENTE DA PERSONE CHE NON RICOPRONO NEPPURE LA POSIZIONE DI REFERENTE PROVINCIALE , ESSENDO IL SOTTOSCRITTO L’UNICO PORTAVOCE NAZIONALE DI NO194 PROPRIO PER SCONGIURARE AL MASSIMO CONFUSIONI DI SORTA E LA DIFFUSIONE DI VOCI FALSE .

TRA L’ALTRO LA POSIZIONE A NOI AVVERSA E’ TANTO PIU’ STRUMENTALE :

A ) PER COLORO CHE DIMOSTRANO DI SAPERE CHE IL MASSIMALE DEL MPV DEL 1981 NON E’ STATO AMMESSO DALLA CONSULTA PER DOPPIA VIOLAZIONE DELL’ART. 32 COST. ( IN QUANTO RITENUTO INCOMPATIBLE CON ESSO SIA IL 6 LETTERA A , CHE TUTELA LA VITA DELLA DONNA , CHE IL LETTERA B , CHE TUTELA LA SALUTE DELLA STESSA IN CASI MENO RISCHIOSI ) , POICHE’ E’ EVIDENTE CHE UN ALLARGAMENTO DEL MASSIMALE AL 6 LETTERA A RENDEREBBE IL QUESITO MATEMATICAMENTE INCOSTITUZIONALE ( UNA CONVERSIONE DELLA CONSULTA PUO’ ESSERE AL LIMITE IPOTIZZABILE SOLO SUL LETTERA B , MOLTO GENEROSO E RELATIVO A CASI MENO GRAVI COME DETTO ) ;

B ) PER COLORO CHE AMMETTONO CHE IL CASO DEL GRAVE PERICOLO DI VITA ERA GIA’ COPERTO DAL’ART. 54 C.P. PRIMA DELLA 194 , ESSENDO RICONOSCIUTA L’INUTILITA’ DELL’ESTENSIONE DEL QUESITO A TALE IPOTESI E PACIFICA LA SUA ESCLUSIVA DANNOSITA’ , POICHE’ LO RENDEREBBE INCOSTITUZIONALE .

AVV. PIETRO GUERINI

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NUOVO REFERENDUM ABROGATIVO DELLA L. 194 IN MATERIA DI ABORTO : IN RISPOSTA ALL’ARTICOLO PUBBLICATO IL 12-12-2012 SU “ RISCOSSA CRISTIANA “

A margine del nostro pezzo , pubblicato anche su questo sito il 27-11-2012 e intitolato “ Nuovo referendum abrogativo della l. 194 in materia di aborto : la 12 ore per la Vita ( primo appuntamento il 5-1-2013 , dalle ore 9 , all’esterno di 5 ospedali , siti in Torino , Milano , Padova , Roma e Catania ) “ , dobbiamo anzitutto segnalare che a queste 5 città , come da volantino aggiornato , si è aggiunta Caserta ( Ospedale S. Anna ) , il che ha esteso l’evento , come da me auspicato , anche ad una struttura campana .

In secondo luogo , con riferimento a tale nostro articolo , dobbiamo segnalare un intervento del direttore di Riscossa Cristiana del 12-12-2012 .

Va premesso che quest’ultimo è amico fraterno dell’organizzatore della Marcia per la Vita , evento sul quale io mi sono permesso di esprimere qualche riserva critica sia pur nell’apprezzamento per il numero di partecipanti e la potenziale funzione aggregatrice ad esso riconducibili , al punto da definire in un suo articolo pubblicato sulla rivista che dirige nel dicembre del 2010 l’uscita dell’ultimo libro del suo amico come “evento più importante dell’anno“, invitando tutti espressamente a comprarlo per Natale ed a regalarlo agli amici ( non sono chiacchiere , è sufficiente fare una ricerca sul web ) .

A ) Nell’intervento in questione si afferma , anzitutto che nel mio pezzo sarebbe ravvisabile una certa “ ansia di contarsi “ , avendo io sottolineato le 13 000 adesioni che stanno caratterizzando la nostra iniziativa e che si raccolgono attraverso il sito www.no194.org .

Il problema del Dott. Deotto non è la conta in sé , ma sono i risultati della conta .

Quanti articoli abbiamo letto sulla sua rivista ( peraltro di ottima qualità e condotta con grande abnegazione ) inneggianti ai 15 000 della Marcia per la Vita di Roma del 2012 ?

Non solo , ma , facendo una clamorosa autorete , egli stesso ricorda nel suo pezzo di critica alla nostra ansia di contarsi di aver pubblicato a maggio foto che dimostravano in senso comparativo quanto fosse stata , di contro , scarsamente partecipata la manifestazione del Movimento per la Vita alla sala Nervi della settimana successiva .

L’ansia di contarsi viene da lui vissuta in modo totale , persino con valutazioni comparative e fotografiche .

Il che risponde all’esigenza di fondo di quella Marcia , estranea alla quasi totalità dei suoi partecipanti : non unire i pro life , sia pur di differenti posizioni , ma sconfiggere agonisticamente il MPV .

Il Direttore è tanto preso da questa competizione che nel citare le altre realtà pro life omette di menzionare lo stesso MPV , di gran lunga la seconda nazionale dopo la nostra come numero di iscritti .

B ) In secondo luogo , nell’intervento citato si asserisce che una battaglia come la nostra necessita di una collaborazione tra tutte le forze “ pro life “ e che non ha senso voler apparire come i più bravi e i più puri .

Invece di invitare i suoi amici organizzatori della Marcia a non rigettare la richiesta di dieci minuti di intervento del sottoscritto ( formulata invano in questi due anni ) a margine di un dibattito di quattro ore ed a collaborare con il MPV , come da questi parimenti richiesto senza successo ,  proprio adducendo a sostegno una fantomatica posizione meno rigorosa , per l’organizzazione di un evento comune , egli contesta a noi l’assenza di un spirito collaborativo .

Ciò che sfugge al Dott. Deotto è che non si può costringere a collaborare per l’organizzazione di un referendum abrogativo chi non è abrogazionista e/o chi non è referendario .

Non è abrogazionista da oltre trent’anni lo stesso MPV , non lo possono essere i suoi amici marcisti, che sostengono addirittura l’inutilità della legge nel determinare i comportamenti collettivi e citano come esempio la Croazia , in cui il calo delle interruzioni volontarie di gravidanza sarebbe stato conseguenza di un politica governativa in tal senso , ignorando la funzione determinante delle leggi nell’orientare i comportamenti singoli e di massa .

Non è referendario chi sogna , come lui nel suo articolo , che possano esserci in futuro in Italia parlamenti con una maggioranza abrogazionista , ignorando il mancato deposito di un solo disegno di legge meramente restrittivo della 194 nell’ultimo trentennio .

Quindi aspettare gli altri , che stanno fermi e vanno in direzioni ben diverse dalla nostra , significa condannarsi oggettivamente all’immobilismo per altri decenni .

Non blocco di certo un’organizzazione di 13 000 iscritti ( con quasi 2 000 attivisti ) per attendere la conversione ( del tutto improbabile ) di qualche migliaio di persone (e qualche centinaio di attivisti) di altre associazioni cosiddette “ pro life “ .

Ed anche il significato di quest’ultima definizione è puramente giornalistico : come recitano i vocabolari l’antiabortista è colui che è contrario alla legalizzazione dell’aborto , quindi , in presenza di una legge che legalizza quella pratica , l’antiabortista è solo un abrogazionista , fermo restando il lodevole operato di chi , come i CAV da me menzionati positivamente in pratica in ogni articolo , opera nel volontariato .

Deotto dichiara di non riconoscersi nelle finalità del nostro Comitato ma ciò significa solo che egli , nell’adesione alla linea attendistico-immobilistica che ha portato al mito dell’intoccabilità della 194, ha in realtà mutato posizione , essendo le finalità medesime fissate in un manifesto ( come quello pubblicato sul nostro sito ) immutato , nel quale si affermano da sempre i princìpi dell’abrogazionismo referendario non negoziabile , oppure che confonde tra ideali e rapporti personali ( che possono risentire nel tempo di vicende che di ideale non hanno proprio nulla ) .

Egli prima non ha compreso che alcuni suoi amici non condividevano le nostre posizioni , ora , avendolo intuito , pretende che noi ci si fermi in attesa della conversione degli stessi , che egli ritiene fondamentale .

Per ciascuno di noi parla la propria storia : chi non ha un passato vincente non può essere in ogni caso prioritario rispetto ad alcuno .

Tutto il resto , comprese le autoiscrizioni nell’inesistente albo degli intellettuali , per giunta caratterizzato da una certa uniformità politica , è aria fritta .

C ) A un certo punto il Direttore di Riscossa Cristiana si fa anche aggressivo , alzando il tono della critica .

Parla di menzogne , perché avrei dichiarato che la Marcia sarebbe fine a se stessa e avrei individuato in Alemanno ( “ pro life “ pure lui , che difende l’integrale applicazione della 194 ) un rappresentate ufficiale della stessa .

Beh , francamente non ho capito quale sia l’obiettivo concreto al quale si vuol puntare con la Marcia , non può essere quello delle cifre di partecipanti , visto che quella è una nostra esclusiva negativa , né quello di un’aggregazione di diverse sensibilità genericamente “ pro life “ , viste le dichiarazioni di diniego rivolte al sottoscritto ed ai responsabili del MPV .

Ma non è una menzogna , bensì una valutazione , come quella secondo cui Alemanno sarebbe stato l’esponente mediaticamente centrale di quell’evento ( di gran lunga il più intervistato dai media ) .

A proposito di menzogne : quando e dove avrei scritto che NO194 è la seconda forza pro life mondiale ?

Attendo risposta , che non potrà mai essere formulata .

D ) Infine egli invoca carità , qualità che , si evince , sarebbe assente nel sottoscritto nel suo operare come presidente di NO194 ( egli non può dire altrimenti , ha scelto infelicemente quel termine ) , se non in generale ( come appare molto improbabile ) in NO194 .

Essendo il termine piuttosto generico ricorro , come sempre , al vocabolario che recita : “ Amore nel prossimo , disponibilità a comprendere e ad aiutare ogni persona , compassione , pietà , beneficenza , elemosina “ .

Ora non còlgo come sia non caritatevole la promozione di un’iniziativa oggettivamente diretta a dare una tutela giuridica agli ultimissimi ( i concepiti ) , tanto più se si opera circondati da mille difficoltà come nel nostro caso , pur in parte superate grazie all’impegno di molti .

Deotto , viceversa , fornisce un esempio del proprio “ amore verso il prossimo “ e della sua “comprensiva compassione “ definendo per l’ennesima volta Niki Vendola quale “ Presidentessa della regione Puglia “ , dopo averlo spesso chiamato “ Nicolina “ etc .

Ora premesso che il tema non m’interessa affatto ( penso che non frequentemente un gay possa essere protagonista attivo di un evento abortivo ) e che sono radicalmente contrario alla famiglia non tradizionale ed alla adozione non tradizionale e , quindi , a modifiche legislative che possano colpire questi istituti , consolidati nella nostra storia e carichi di alto significato ed utilità anche verso i figli , trovo che definizioni come quelle ripetutamente riferite a quel politico siano prive della doverosa e caritatevole consapevolezza che , al di là di condotte frutto di scelte culturali e di bramosia di nuove esperienze , sicuramente censurabili secondo i princìpi che caratterizzano la nostra fede , la condizione di taluni soggetti ( del tutto naturale secondo alcuni , non auspicabile secondo altri ) sia in sé fisiologica e , quindi , soprattutto per chi ne condivide la non auspicabilità , tale da meritare rispetto e non dileggio .

Un Niki Vendola ( qualunque sia l’accezione , positiva o negativa , con cui si vuole concepire la sua figura , con tutte le sue caratteristiche ) può nascere a ciascuno di noi , per quanto orgogliosi della nostra eterosessualità e della nostra normalità , con o senza virgolette .

Pietro Guerini – Portavoce nazionale NO194

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Conferenza: FERMIAMO IL MASSACRO DEI BAMBINI ! BATTIAMOCI PER IL NUOVO REFERENDUM ABROGATIVO DELLA L.194

Locandina Conferenza 21.12.2012

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